Risonanze dal Meeting dei giovani del Movimento Apostolico – IV parte

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Il 3 agosto 2019 si è tenuto il Meeting dei giovani organizzato dal Movimento Apostolico sul tema “Altri sogni che il mondo non offre”, prendendo spunto dall’esortazione apostolica post-sinodale Christus vivit di S.S. Francesco.
Nel corso del Meeting, i giovani hanno avuto anche la possibilità di confrontarsi in gruppi di riflessione, dedicati ciascuno a un tema tratto dall’esortazione. Ne sono nate alcune risonanze, che sono state riportate davanti a tutti i partecipanti e che ora condividiamo in questo spazio.
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4 / Nuova vita nella vita della Chiesa – Maria Letizia Guzzo
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Iniziamo dal fatto che ognuno di noi ha un dono che Dio gli ha dato. Ognuno di noi è unico. Io ho tanti amici, Gianluca per esempio ha il dono della musica, Pierpaolo il dono del canto, Marco il dono del dialogo… Loro, come tanti altri, hanno i loro doni a servizio di Dio, a servizio della Chiesa. Per cui la prima cosa da fare per portare aggiornamento alla Chiesa attraverso i nostri doni è proprio metterli a servizio, farli fruttificare, non nasconderli.
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Noi giovani, ma anche gli adulti, tendiamo a pensare che dobbiamo fare cose eclatanti, cose impossibili, per realizzare ciò che vuole Dio, ma non è così, nella nostra semplicità, con il nostro poco possiamo fare tanto. Dio chiede sempre secondo quello che ci ha dato, non oltre. Ricordiamo la parabola dei talenti? Chi ha dieci dia dieci, chi ha cinque dia cinque, chi ha uno dia uno. Non nascondiamo il nostro talento, mostriamolo, doniamolo.
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Non nascondiamo il nostro
talento, mostriamolo, doniamolo
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Perché per esempio tante malattie sono state debellate? Perché ci sono state delle persone che si sono attivate, hanno sviluppato i loro talenti, li hanno messi a disposizione dell’umanità. Allo stesso modo, nelle nostre parrocchie c’è bisogno di ognuno di noi perché ciò che sa fare uno non lo sa fare l’altro e solo così riusciamo ad animare la nostra Chiesa. Tante volte noi giovani coltiviamo i nostri talenti, ma lo facciamo per gelosia, per fini personali. Noi cristiani invece dobbiamo farlo per amore e non sempre è così. Perché per le cose materiali, terrene, ci impegniamo, mentre quando si parla del Signore la nostra mente si ferma e cadiamo nell’indifferenza?
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ciò che sa fare uno non lo sa fare
l’altro e solo così riusciamo ad
animare la nostra chiesa
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Non siamo accidiosi, non cadiamo nella morte spirituale. Un morto non può far risorgere se stesso. Cosa faceva sempre la nostra ispiratrice ogni lunedì? Risvegliava noi assopiti. Capiamo quindi che c’è qualcosa che manca spiritualmente, che dobbiamo fare qualcosa. Ognuno di noi deve diventare colui che risveglia l’altro. Basta una parola, un sorriso, un incoraggiamento: è anche così che possiamo dare nuovi frutti.
Anche il Movimento Apostolico è un dono. La Vergine Maria ci ha chiamati perché ha visto questo mondo insensibile all’amore, alla carità, e ci ha chiesto di risvegliarlo. Noi come Movimento Apostolico, come cristiani, come giovani, chiediamoci qual è il nostro dono e doniamolo a Dio. Così infondiamo nuova vita nella vita della Chiesa.
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Ognuno di noi deve diventare
colui che risveglia l’altro

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