Sforzatevi di entrare per la porta stretta

Tra quanto Gesù dice nel suo Vangelo e quanto invece dicono i cristiani, anche dotti, acculturati, investiti di altissimi ministeri sia nel capo della teologia che in quello della pastorale, vi è un abisso incolmabile. A volte la differenza è la stessa che vi è tra la luce e le tenebre, il paradiso e l’inferno, il sì e il no, vero e falso, giusto e ingiusto. Allora è opportuno chiedersi: È il Vangelo che non va più, che è divenuto vecchio, non più consono alla fede cristiana e anche cattolica, oppure è il cristiano ad ogni livello che ha sostituito il pensiero di Cristo con i suoi pensieri, le sue idee, le sue filosofie, le sue moderne antropologie? Ma soprattutto: a chi una persona deve dare la sua fede, al Vangelo o ai suoi interpreti e commentatori?

La risposta ci sarebbe ed è anche semplice indicare la via. Occorre un arbitro, un giudice che dica con certezza se il Vangelo è divenuto vecchio, desueto, se appartiene al passato della religione e della fede, oppure esso conserva ancora tutto il suo valore. Perché qualcuno si faccia arbitro tra questi due pensieri deve avere delle qualità. Prima di ogni cosa deve osservare tutti i Comandamenti del Padre. Deve vivere le Beatitudini del Figlio. Si deve lasciare muovere e condurre dallo Spirito Santo a tutta la verità. Solo chi è di condotta morale pura, santa, giusta, immacolata, può fare da arbitro. Solo costui è credibile. Chi non è nella Legge del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, mai potrà fare da arbitro. La sua è parola di parte.

Una persona che non ama la verità storica, che la combatte per distruggerla servendosi di calunnie, menzogne, falsità di ogni genere, che travisa ogni parola dell’altro, di certo non potrà essere giudice. Per essere giudice occorre la libertà del cuore e della mente, ma soprattutto la purezza della coscienza e mai potrà essere pura quella coscienza che sputa veleno più che un cobra sputatore. Costui mai potrà essere giudice, perché con la stessa facilità con quale sputa calunnie sugli uomini, così sputerà calunnie su Dio. Dirà sempre il contrario di ciò che il Signore ha detto e interpreterà a favore del suo veleno di calunnia e di menzogna ogni Parola di Gesù Signore. La purezza, anzi la limpidezza della coscienza è essenziale, fondamentale perché si possa essere arbitro tra Cristo Gesù, il suo Vangelo e il pensiero degli uomini.

Diceva dunque: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami». E disse ancora: «A che cosa posso paragonare il regno di Dio? È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata». Passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno.

Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori. Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».

Gesù dice che l’inferno è più pieno che il suo Paradiso. Noi diciamo che esso è vuoto e che il Paradiso accoglierà tutti, sempre. Gesù dice che la via che conduce nella sua casa è stretta e angusta e pochi sono quelli che la percorrono. Noi diciamo che non c’è bisogno di alcuna via. La misericordia del Padre suo abbraccerà domani ogni uomo e lo accoglierà nella sua casa. Gesù dice che se non ci convertiamo, periremo tutti allo stesso modo. Noi diciamo che anche se non ci convertiamo, la misericordia di Gesù è più grande del nostro peccato e sa come salvarci. Nessuno si perderà. Per tutti le porte del Cielo saranno aperte. Gesù dice che Lui domani non conoscerà coloro che non lo hanno conosciuto durante la loro vita sulla terra. Noi diciamo che questa parola di Gesù è solo un genere letterario senza alcuna verità in essa.

È evidente che l’arbitro è necessario. Anzi è indispensabile. Ma vi è un modo ancora più semplice per risolvere la questione. Io ho trovato una via più sicura. Poiché nessun uomo, chiunque esso sia, domani sarà mio giudice, essendo il solo ed unico giudice Gesù Signore, allora ho scelto la sua Parola, il suo Vangelo come via sulla quale camminare. Le parole, le teologie, le filosofie degli uomini non mi interessano. Non saranno esse domani a giustificarmi dinanzi al Giudice Supremo. Poiché è Gesù che mi ha fatto un’offerta di vita eterna, come credo nell’offerta, così credo nella via che mi ha tracciato per poter godere dell’offerta fattami.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fate che tutti scelgano l’offerta di Gesù.