vangelo del giorno

Soffiava un forte vento

9 APRILE (Gv 6,16-21)

Signore di ogni elemento della natura è Dio. Ognuno è un suo ministro. Lui li manda ed essi operano secondo il comando ricevuto. La Scrittura Antica testimonia questa verità e la proclama perché venga accolta con purissima fede. Dio è il Signore anche dei venti così come è il Signore del mare. Si agita e si calma per divino comando. Alcuni brani dell’Antica Scrittura ci rivelano la Signoria di Dio su tutti gli elementi del Creato.

Tutto ciò che vuole il Signore lo compie in cielo e sulla terra, nei mari e in tutti gli abissi. Fa salire le nubi dall’estremità della terra, produce le folgori per la pioggia, dalle sue riserve libera il vento (Sal 135 (134) 1-7). Ecco colui che forma i monti e crea i venti, che manifesta all’uomo qual è il suo pensiero, che muta l’aurora in tenebre e cammina sulle alture della terra, Signore, Dio degli eserciti è il suo nome (Am 4,13).

Ecco, Dio è così grande che non lo comprendiamo, è incalcolabile il numero dei suoi anni. Egli attrae in alto le gocce d’acqua e scioglie in pioggia i suoi vapori che le nubi rovesciano, grondano sull’uomo in quantità. Chi può calcolare la distesa delle nubi e i fragori della sua dimora? Ecco, egli vi diffonde la sua luce e ricopre le profondità del mare. In tal modo alimenta i popoli e offre loro cibo in abbondanza. Con le mani afferra la folgore e la scaglia contro il bersaglio. Il suo fragore lo annuncia, la sua ira si accende contro l’iniquità (Gb 36,26-33).

Per questo mi batte forte il cuore e mi balza fuori dal petto. Udite attentamente il rumore della sua voce, il fragore che esce dalla sua bocca. Egli lo diffonde per tutto il cielo e la sua folgore giunge ai lembi della terra; dietro di essa ruggisce una voce, egli tuona con la sua voce maestosa: nulla può arrestare il lampo appena si ode la sua voce. Dio tuona mirabilmente con la sua voce, opera meraviglie che non comprendiamo! Egli infatti dice alla neve: “Cadi sulla terra” e alle piogge torrenziali: “Siate violente”. Nella mano di ogni uomo pone un sigillo, perché tutti riconoscano la sua opera. Le belve si ritirano nei loro nascondigli e si accovacciano nelle loro tane. Dalla regione australe avanza l’uragano e il gelo dal settentrione. Al soffio di Dio si forma il ghiaccio e le distese d’acqua si congelano. Carica di umidità le nuvole e le nubi ne diffondono le folgori. Egli le fa vagare dappertutto secondo i suoi ordini, perché eseguano quanto comanda loro su tutta la faccia della terra. Egli le manda o per castigo del mondo o in segno di bontà.

Porgi l’orecchio a questo, Giobbe, férmati e considera le meraviglie di Dio. Sai tu come Dio le governa e come fa brillare il lampo dalle nubi? Conosci tu come le nuvole si muovono in aria? Sono i prodigi di colui che ha una scienza perfetta. Sai tu perché le tue vesti sono roventi, quando la terra è in letargo sotto il soffio dello scirocco? Hai tu forse disteso con lui il firmamento, solido come specchio di metallo fuso? Facci sapere che cosa possiamo dirgli! Noi non siamo in grado di esprimerci perché avvolti nelle tenebre. Gli viene forse riferito se io parlo, o, se uno parla, ne viene informato? All’improvviso la luce diventa invisibile, oscurata dalle nubi: poi soffia il vento e le spazza via. Dal settentrione giunge un aureo chiarore, intorno a Dio è tremenda maestà. L’Onnipotente noi non possiamo raggiungerlo, sublime in potenza e rettitudine, grande per giustizia: egli non opprime. Perciò lo temono tutti gli uomini, ma egli non considera quelli che si credono sapienti!» (Gb 37,1-24).

Camminando sulle acque e annullando ogni forza del vento e del mare, Gesù vuole rivelare ai suoi discepoli la pienezza della sua verità. Lui non è semplicemente più degli altri. Lui non è semplicemente come gli altri. Lui è infinitamente oltre gli altri. L’oltre non è solo di missione, opere, doni ricevuti. Oltre è solo divino. Gesù è il Totalmente Altro, perché il suo essere Altro è la natura e la Persona divina. Lui è vero Dio, perché agisce in tutto come Dio. Da ciò che fa appare evidente che il suo è un oltre divino. Agisce con la stessa leggerezza, potenza, onnipotenza di Dio. Solo Dio agisce come Lui.

Venuta intanto la sera, i suoi discepoli scesero al mare, salirono in barca e si avviarono verso l’altra riva del mare in direzione di Cafàrnao. Era ormai buio e Gesù non li aveva ancora raggiunti; il mare era agitato, perché soffiava un forte vento. Dopo aver remato per circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Sono io, non abbiate paura!». Allora vollero prenderlo sulla barca, e subito la barca toccò la riva alla quale erano diretti.

Gesù però non si impone. Bisogna volerlo, prenderlo, accoglierlo, riceverlo. Lui è dono.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci la verità piena di Gesù.