Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo

SABATO 23 MAGGIO (Gv 16,23-28)

Gesù esce dal Padre con la sua incarnazione. In verità non esce dal Padre, perché Lui e il Padre, nell’unità dello Spirito Santo, sussistono nella sola natura divina. Lui ha assunto la carne. Da Dio che è, si è fatto vero uomo, rimanendo vero Dio. È verità rivelata che Lui è sempre nel seno del Padre. Mai si potrà separare da esso. Questa divina ed umana verità è mirabilmente contenuta nel Prologo del Vangelo secondo Giovanni: “In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità. Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato” (Cfr. Gv 1,1-18). Con l’incarnazione la Persona Eterna del Verbo, o del Figlio dell’Altissimo, dell’Unigenito del Padre, sussiste anche nella natura umana. La natura umana non è nel cielo. È sulla terra. Non è nell’eternità. È nel tempo. Con la morte di Gesù e con la sua gloriosa risurrezione anche la sua natura umana, trasformata in spirito e rivestita di gloria, immortalità, incorruttibilità, sarà portata nell’eternità e siederà alla destra del Padre.

Confessare questa verità, cioè che Gesù è il Dio Incarnato per la nostra redenzione e salvezza, è la via perché noi non moriamo nei nostri peccati. Per la fede in questa verità il Padre ci dona la giustificazione e la vita eterna, a condizione che perseveriamo nella fede e camminiamo con perfetta obbedienza in questa verità eterna, divina, umana del suo Verbo Eterno. Così parla Gesù ai Giudei: “Di nuovo disse loro: «Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire». Dicevano allora i Giudei: «Vuole forse uccidersi, dal momento che dice: “Dove vado io, voi non potete venire”?». E diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati». Gli dissero allora: «Tu, chi sei?». Gesù disse loro: «Proprio ciò che io vi dico. Molte cose ho da dire di voi, e da giudicare; ma colui che mi ha mandato è veritiero, e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo». Non capirono che egli parlava loro del Padre. Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo come il Padre mi ha insegnato. Colui che mi ha mandato è con me: non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli sono gradite» (Gv 8,21-29). Gesù non è solo luce eterna dalla luce eterna, Dio vero eterno dal Dio vero eterno, che è il Padre, nello Spirito Santo. È anche dalla sua divina ed eterna volontà. Da vero uomo Lui ci insegna come, nello Spirito Santo, si obbedisce al Padre in ogni suo desiderio, parola, volontà, comando. Ogni sua Parola e opera sono Parola e opera che il Padre proferisce e compie per mezzo di Lui.

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «In verità, in verità io vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena. Queste cose ve le ho dette in modo velato, ma viene l’ora in cui non vi parlerò più in modo velato e apertamente vi parlerò del Padre. In quel giorno chiederete nel mio nome e non vi dico che pregherò il Padre per voi: il Padre stesso infatti vi ama, perché voi avete amato me e avete creduto che io sono uscito da Dio. Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo e vado al Padre».

Per Gesù è giunto il momento di portare a compimento tutta la volontà del Padre. La sua passione, morte e risurrezione è la più alta, eccelsa, vera rivelazione del Padre suo, nello Spirito Santo. Vedendo Gesù Crocifisso gli Apostoli sanno quanto è grande l’amore di Gesù per il Padre. Vedendo invece Gesù risorto conosceranno quanto è grande l’amore del Padre per Gesù. La vita di Gesù è tutta rivelazione del Padre.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che la vita del cristiano sia rivelazione di Cristo Gesù.