vangelo del giorno

Uomo di poca fede, perché hai dubitato?

5 AGOSTO (Mt 14,22-36)

Gesù è un Maestro singolare, particolare, unico. Lui non insegna la verità sulla sua persona. Non rivela con le parole la sua verità divina ed umana. Lui la mostra. La fa vedere in ogni suo atto. Ogni evento che gli Evangelisti ci riportano della sua vita, è una rivelazione, manifestazione, annuncio della sua verità.

Gesù è l’uomo della preghiera ininterrotta. In Lui non è richiesta di miracoli, segni, prodigi. È invece richiesta di perfetta comunione tra la sua e la volontà del Padre. Essendo Lui inviato, mediatore, apostolo del Padre, nulla potrà e dovrà fare di sua iniziativa. Nulla che provenga dal suo cuore, dalla sua mente, dai suoi desideri. Nulla che sia richiesta da parte dell’uomo. Non è mai la volontà dell’uomo a muovere la volontà di Gesù. Dovrà essere sempre la volontà del Padre a rivelagli cosa, come, quando, presso chi operare. Gesù non può essere se non dal Padre.

È dal Padre per generazione eterna. È dal Padre nella sua incarnazione. Dovrà essere dal Padre per tutti i giorni della sua vita sulla nostra terra. Sarà dal Padre anche nell’eternità. È questa la sua verità: essere sempre dal Padre. Questa è anche la verità dell’uomo: essere dal Padre. È dal Padre, se è da Cristo Gesù, che è il Mediatore unico, universale, della sua grazia e verità. Chi non è da Cristo, mai potrà essere dal Padre. È da Cristo, chi è dalla sua Chiesa una, santa, cattolica, apostolica. È in questa Chiesa che sussiste tutta intera la verità di Cristo Gesù e la pienezza della sua grazia.

È questa la grande responsabilità di ogni ministro di Cristo: essere sempre da Lui, allo stesso modo che Lui è dal Padre. Se il ministro di Cristo si dissocia dal suo Mediatore, all’istante diventa inutile al mondo e alla storia. Per questo dovrà anche lui immergersi nella preghiera e chiedere a Gesù la grazia di essere sempre dalla sua volontà. Ogni altra grazia è già data da Cristo Signore. È insita nel suo ministero. La grazia di essere dalla sua volontà è invece sempre da chiedere, sempre invocare, sempre rinnovare.

Subito dopo costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo. La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!». Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?». Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!». Compiuta la traversata, approdarono a Gennèsaret. E la gente del luogo, riconosciuto Gesù, diffuse la notizia in tutta la regione; gli portarono tutti i malati e lo pregavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello. E quanti lo toccarono furono guariti.

Pietro ha paura di essere dalla volontà di Gesù. Inizia, poi si spaventa, a causa del forte vento, e comincia ad affondare. Ma lui è stato chiamato per camminare sulle acque allo stesso modo del suo Maestro. Il Maestro cammina perché è dalla volontà del Padre, ascolta la sua voce, non teme la furia del vento. Sa che il Padre suo lo rende inoffensivo. Pietro, non essendo ancora dalla volontà del Maestro, affonda nelle acque agitate del mare. Grida però una preghiera di salvezza e il Signore lo tira su.

Quando il discepolo è dalla volontà di Cristo Gesù, non ci sono venti offensivi per lui. Anche se soffiano forte, in tempesta, sono privi di ogni forza di nuocere. Infatti, non appena Gesù mette piede sulla barca, il vento cessa. Il mare diventa bonaccia. Tutto si rasserena. Il vento viene per provare la verità del nostro essere: se siamo o meno dalla volontà di Cristo Gesù. Solo di questo ci dobbiamo interessare, occupare.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci dalla volontà di Gesù.